Carrefour Pontecagnano: lavoratori a rischio

A rischio i posti di lavoro al Carrefour di Pontecagnano. Lo denuncia il sindacato dopo l’avviso della procedura di mobilitá per dieci dipendenti della catena di supermercati francese. Ma il timore è che possano rischiare il posto anche altri addetti. Intanto, il gruppo Cavamarket è vicino al fallimento dopo che il Governo ha negato l’accesso alla "legge Marzano": domani udienza in tribunale. Sempre domani, protesta dei dipendenti Alvi per le mensilitá arretrate.
Sono a rischio i posti di lavoro al Carrefour di Pontecagnano. Sono preoccupate le sigle sindacali dopo l’avviso di procedura di mobilitá per dieci dipendenti della nota catena di supermercati francese. Le unitá a rischio sono dieci, ma non sarebbero solo i dipendenti assunti con contratti a tempo indeterminato a rischiare. Il timore è che escano fuori dal Carrefour altre unitá assunte a tempo determinato con ripercussioni anche sull’indotto.

• Questo è quello che temono i sindacati, che giá prevedono altri contratti non rinnovati. Dunque l’avviso di mobilitá rischia di essere la spia di un disagio generale più ampio che potrebbe mettere a repentaglio un numero maggiore di posti di lavoro.

• Ne è convinta Raffaella Nomade della Uil Tucs che ha annunciato l’ avvio della procedura di mobilitá per i dieci lavoratori. «La situazione è critica - dice - cercheremo di fare il possibile per i dipendenti di Pontecagnano».

• La nota dell’avvio della procedura di mobilitá è stata comunicata in anticipo ai sindacati dal direttore centrale del Carrefour di Pontecagnano mercoledì scorso. Poi è arrivata alle sigle sindacali la doccia fredda con la conferma ufficiale del provvedimento da parte della sede amministrativa centrale del Carrefour.

• «Venerdì mattina abbiamo tenuto una prima assemblea congiunta tra i rappresentati delle sigle Cgil Cisl Uil e i dipendenti presso la sede di Pontecagnano». Dietro l’iniziativa del colosso francese, i sindacati temono ulteriori problemi che potrebbero sfociare in altre iniziative di mobilitá. «Siamo preoccupati perché se la societá punta a tagliare i dipendenti a tempo indeterminato, vuol dire che sono giá saltati i contratti a tempo determinato e chi ha stipulato con l’azienda rapporti di collaborazione tramite contratti interinali».

• Dunque i sindacati si sono giá mossi, contattando i vertici nazionali del Carrefour. è stata fissata la data dell’incontro con gli amministratori della societá: il 6 luglio a Roma. «Valuteremo la situazione insieme ai vertici del Carrafour nazionale - puntualizza Nomade - speriamo di far rientrare la crisi, di trovare una soluzione vantaggiosa per i dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro».

• Sará un braccio di ferro, quello con il Carrefour, visto che la societá d’oltralpe ritiene che vi sia un esubero di personale di cui doversi liberare per rientrare nel bilancio. è una crisi, quella dell’azienda, che investirebbe tutta Italia e non solo la struttura di Pontecagnano e che avrebbe costretto il Carrefour a pianificare nei punti vendita una serie di tagli al personale.

• Sarebbero diverse centinaia di unitá gli esuberi in tutto i paese a causa del calo del fatturato.

• Dunque lo spettro della riduzione di personale sembra essere inevitabilmente dietro l’angolo. Sembra essere certa della necessitá di dover applicare i tagli la sede centrale del Carrefour di Roma, visto che è in difficoltá e avrebbe intenzione di liberarsi del personale in eccedenza anche a Pontecagnano.

• Intende garantire sostegno ai dipendenti Nomade. «La procedura è stata avviata a livello nazionale, noi cercheremo di entrare nel merito della delicata vicenda. Dopo l’incontro che terremo a Roma il 6 luglio, ci renderemo conto dei margini della trattativa e se riusciremo a farla rientrare». L’esponente della Uil si dice molto preoccupata: «Dieci posti non sono pochi e sono a rischio chissá quante altre persone, l’indotto e le collaborazioni con i contratti a tempo parziale. In molti giá non sarebbero stati rinnovati. La situazione è critica».

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