La classifica 2010 di Altroconsumo

Altroconsumo pubblica la classifica di supermercati e ipermercati dove conviene fare la spesa.
L’insegna che ottiene il risultato migliore in assoluto è Iper mentre la seconda posizione nella classifica generale (ad un solo punto di distanza) spetta a Esselunga, una catena molto presente nel Centro-Nord e che per anni ha meritato il primo posto nella graduatoria di Altroconsumo.
A quota 102 a pari merito si posizionano: Alì (una catena locale veneta), Bennet, Il Gigante (presenti soprattutto nelle regioni settentrionali), Auchan e Panorama. Al quarto posto a pari merito (103) troviamo Ipercoop e Leclerc, mentre raggiungono quota 104 Carrefour, Emisfero, Famila, Interspar, Dok, Pam e Ipersimply. Maglia nera, infine, per Standa/Billa.

Altroconsumo assegna l’indice 100 alla catena che si è rivelata la più conveniente. Gli altri indici sono assegnati in modo proporzionale, per cui un indice 105 vuol dire che i prezzi sono più cari del 5%.
Le città dove la concorrenza risulta più agguerrita sono Verona, Firenze, Treviso, Pisa, Padova e Arezzo. In queste località si trovano i prezzi più bassi e più interessanti per i consumatori.

Classifica delle catene più convenienti ( tabella 1)
Nome della catena Tipo
I=iperemercato
S= supermercato
Indice
Iper
I
100
Esselunga
S
101
Alì
S/I
102
Bennet
I
102
Gigante
S/I
102
Auchan
I
102
Panorama
I
102
Ipercoop
I
103
LeclercConad
I
103
Emisfero
I
104
Carrefour
I
104
Famila
S/I
104
InterSpar / IperSpaR
I
104
Dok
S
104
Pam
S
104
Ipersimply
S
104
Spark
S
105
Conad Superstore
S
105
Pim
S
105
Simply
S
105
Coop
S
106
MaxiSidis
S
106
Poli
S
106
Unes
S
107
SuperO
S
107
Carrefour Market/ GS
S
107
Eurospar
S
107
A&O/ Super A&O
S
107
Insieme a Gs
S
107
IperSidis
S
107
Sma
S
108
SuperElite
S
108
Basko
S
108
Tigre / MaxiTigre
S
108
PuntoSma
S
109
Conad
S
109
DiMeglio
S
110
Sigma
S
110
Sisa
S
111
Despar
S
111
Gulliver
S
111
Billa / Standa
S
112

I problemi di Carrefour

Carrefour sta avendo dei giorni movimentati su diversi fronti.
  • In Italia continua lo scontro con lavoratori e sindacati. Questi ultimi hanno provocatoriamente distribuito dei pacchi di pasta ai dipendenti di un Ce.Di. milanese che da 93 giorni non percepiscono più lo stipendio. Secondo i sindacati i dipendenti sarebbero da reintegrare a fronte di una sentenza del tribunale di Milano. L'azienda però controbatte che le 64 persone coinvolte non sono dipendenti Carrefour ma di cooperative di movimentazione merci che a tutti gli effetti sono fornitori dell'azienda. I vertici di Carrefour Italia, quindi, parlano di strumentalizzazione dei sindacati.
  • In India l'azienda sta per aprire il suo primo store. L'intenzione dei francesi sarebbe quella di operare direttamente nel Paese asiatico ma la legge locale prevede che le aziende straniere abbiano comunque un partner locale per poter svolgere operazioni commerciali sul territorio indiano...
  • Sempre in Asia prosegue la strategia di dismissioni dai Paesi considerati non strategici (Tailandia, Malesia e Singapore) e nei giorni scorsi è stata avviata la raccolta delle offerte delle aziende interessate a rilevare i pdv dei francesi (si sarebbero dette interessate Tesco, Casino e l'asiatica Dairy Farm). L'obiettivo di Carrefour è di incassare entro la fine dell'anno almeno un miliardo di euro per finanziare lo sviluppo nella regione.
  • In Cina, invece, le beghe hanno il nome di Anhui Jiale un retailer locale che Carrefour ha denunciato per violazione della concorrenza. L'argomento del contendere sarebbe l'utilizzo da parte dei cinesi del logo "Jialefu" (che in pratica è la dizione cinese di Carrefour) per una catena di oltre 160 pdv. Le richieste presentate al tribunale sono relative al cambio di logo da parte dell'azienda cinese e ad un pagamento di un risarcimento di 6 milioni di yuan a causa dell'utilizzo (per le insegne, i cartellini dei prezzi, le ricevute e i sacchetti della spesa) di un nome e un logo riconducibile a quello della catena francese.
 The Retailer