L'Antitrust accende i riflettori sul ruolo della grande distribuzione organizzata

L'Antitrust ha avviato un'indagine conoscitiva sul ruolo della grande distribuzione organizzata nella filiera agroalimentare «approfondire le dinamiche competitive del settore, anche alla luce della loro importanza sulla formazione dei prezzi finali». L'analisi dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato riguarderà l'effettivo grado di concorrenza esistente tra i vari gruppi della Gdo, le dinamiche contrattuali con le quali si determinano le condizioni di acquisto e di vendita dei prodotti agroalimentari, i comportamenti tenuti dagli operatori della grande distribuzione nella contrattazione delle condizioni di acquisto con i fornitori.
Secondo l'Antitrust, «il processo di modernizzazione del settore distributivo ha portato non solo a un aumento del grado di concentrazione ma anche alla messa in comune, da parte delle imprese, di alcune funzioni aziendali (rapporti di affiliazione, consorzi, centrali e supercentrali di acquisto, ecc.): si tratta, si legge nel comunicato, «di un fenomeno in grado di avere effetti sulle dinamiche competitive, soprattutto con l'aumento del peso delle centrali di acquisto che ha prodotto un considerevole rafforzamento del potere contrattuale delle imprese della Gdo nei confronti delle piccole e medie imprese produttrici».
Tra i fenomeni segnalati all'Antitrust anche forme di contribuzione all'attività espositiva, promozionale e distributiva, sganciate dalle quantità e dai prezzi di acquisto, richieste dalla Gdo ai produttori. Parallelamente, afferma l'Authority, si è intensificata la concorrenza diretta effettuata dai distributori nei confronti dei propri fornitori attraverso le marche private.
Sole24 Ore

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