L' AVANZATA DEI COLOSSI FRANCESI

L’avanzata dei colossi francesi del commercio non è casuale, non si fermerà nei prossimi anni e non sarà limitata alla fascia olrepadana della via Emilia. Ma non è detto che i grandi centri commerciali attorno alla città saranno davvero il futuro del commercio. «L’interesse dei gruppi commerciali d’Oltralpe è esteso a tutto il Nord-Ovest d’Italia - spiega la docente di marketing dell’università di Pavia Antonella Zucchella -. Il gruppo Carrefour sta espandendo la propria rete e altri grandi gruppi seguono a ruota. L’espansione, probabilmente, si fermerà al confine con l’Emilia e al centro Italia dove sono molto più forti altri gruppi. La Coop, ad esempio». Il motivo di questa espansione è legato a scelte logistiche oltre che commerciali. «Il Nord-Ovest dell’Italia è geograficamente prossimo alla Francia - conferma la professoressa Zucchella -. Con ogni probabilità, quindi, sono proprio considerazioni di tipo logistico a condizionare le scelte di espansione dei grandi gruppi commerciali». Si sta parlando dell’insediamento di grandi poli commerciali a cintura delle città: ma davvero è questo il futuro del commercio? Davvero i piccoli negozi di quartiere sono destinati a soccombere di fronte all’avanzata dei colossi? «Non è scontato come potrebbe sembrare - aggiunge la docente di marketing -. Molti studi hanno già affrontato il tema ed è credibile un trend che vede il ritorno dei negozi nei centri urbani. E un’inversione ditendenza rispetto alla ricerca del “gigantismo” dei centri commerciali sempre più grandi. In tutta Europa si stanno affermando negozi di nuova generazioni che hanno dimesioni variegate. Non si tornerà al negozio di vicinato, probabilmente, ma ci sarà una riscoperta del negozio gestito con criteri più personali, adeguati alle richieste del cliente». Ad esempio? «Penso a negozi come i “seven eleven”, ovvero negozi centrali aperi dalle sette del mattino alle 11 di sera».
(Feat. LPP)

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